Skip to content
Generic filters
Exact matches only
Search in title
Search in content
Search in excerpt

EURORDIS adotta una Posizione Comune per prevenire, gestire e risolvere la questione della carenza dei medicinali

Ottobre 2013

Confezione di farmaci con una sola compressa rimasta

La carenza dei medicinali è un problema crescente e potenzialmente pericoloso per tutti i malati. Attualmente il fenomeno della mancanza di disponibilità dei farmaci è molto diffuso in Europa e colpisce diverse malattie, tra le quali quelle rare, che spesso non hanno un trattamento alternativo disponibile. In risposta a questo problema, EURORDIS ha avviato un processo per sviluppare una Posizione Comune con lo scopo di prevenire, gestire e risolvere la questione della carenza dei medicinali. 

La mancanza di disponibilità dei farmaci può causare il peggioramento delle condizioni di un paziente e  determinare un grave danno per la salute che, invece, potrebbe essere evitato. Le carenze di trattamenti per la malattia di Fabry e per la malattia di Gaucher, che sono iniziate nel 2009, sono due esempi di mancanza di disponibilità di farmaci per le malattie rare che pongono seri problemi ai pazienti, tra cui il peggioramento delle condizioni di salute, la ricorrenza delle manifestazioni della malattia, l’aumento del dolore e altri effetti avversi. Attualmente i Paesi dell’Unione Europea riportano carenze per un numero di farmaci diversi che va da 30 a 60.

In risposta a questo crescente problema, EURORDIS ha proposto che le associazioni dei pazienti, dei consumatori e le società scientifiche, coinvolte con l’Agenzia Europea dei medicinali (EMA), adottino una posizione comune che risponda alle difficoltà di approvvigionamento dei medicinali. Dal mese di febbraio 2013, un gruppo di lavoro composto da associazioni di pazienti e professionisti, guidato da François Houÿez, responsabile della politica sanitaria a EURORDIS e dalla task force DITA (Drug Information, Transparency and Access – informazione sui farmaci, trasparenza e accesso), ha analizzato le varie cause e le conseguenze di questo problema e ha sviluppato una serie completa di proposte. Questo lavoro ha portato ad una Posizione Comune tra pazienti, consumatori e società scientifiche sulle difficoltà di approvvigionamento dei medicinali. Ad oggi, più di una dozzina di queste organizzazioni ha adottato la Posizione Comune, tra cui EURORDIS. Durante un workshop dedicato alla mancanza dei farmaci, organizzato dall’EMA il 14 ottobre 2013, le proposte elaborate nella Posizione Comune sono state accolte e utilizzate per avviare una discussione sul tema.

Le cause della carenza dei medicinali derivano da problemi legati alla produzione (come è avvenuto per le terapie per la malattia di Fabry e di Gaucher), o derivano da differenti questioni sanitarie, normative, economiche o di mercato. Oltre ai pazienti, anche i professionisti del settore sanitario sono interessati dal problema della scarsa disponibilità dei farmaci, segnalando un aumento del carico di lavoro, spesso ingestibile, a causa dell’assenza di un trattamento adeguato. Una mancanza di trasparenza sulla portata e la durata di queste carenze aggrava la situazione per gli operatori sanitari e i pazienti. A livello nazionale, un numero crescente di Paesi dell’Unione Europea ha iniziato a monitorare il problema e creare siti web per mantenere il pubblico informato sulla grave questione. Nonostante questi sforzi, le informazioni sulla scarsità dei farmaci e la durata di questi fenomeni sono difficili da reperire.

Oltre alla Posizione Comune sulla difficoltà di approvvigionamento dei farmaci, adottata da EURORDIS, ci sono anche altre petizioni da parte di organizzazioni in merito a una regolazione più efficace delle carenze dei medicinali. Le società scientifiche e le associazioni dei pazienti sono invitati ad apporre la propria firma a sostegno delle azioni proposte allo scopo di prevenire, gestire e risolvere la carenza dei farmaci. Per aggiungere la firma del proprio gruppo alla Posizione Comune, si prega di contattare François Houÿez.

 


Traduttrice: Roberta Ruotolo