Il sesto Corso Estivo di EURORDIS continua ad essere un importante strumento di formazione
Luglio 2013Il sesto Corso Estivo di EURORDIS si è svolto a Barcellona dal 17 al 21 giugno 2013 e ha riunito un nuovo gruppo di partecipanti entusiasti di conoscere il processo di sviluppo dei farmaci, dalla fase di sperimentazione clinica all’autorizzazione all’immissione in commercio. Con l’edizione di quest’anno è stato raggiunto il numero totale di 200 partecipanti, in rappresentanza di 34 Paesi e 72 diverse malattie.
La formazione, offerta dal Corso Estivo, consente agli studenti di essere maggiormente coinvolti nelle attività che riguardano le malattie rare a livello europeo e locale. Queste attività comprendono la revisione delle domande per la designazione di farmaco orfano e la classificazione delle terapie avanzate nei comitati scientifici presso l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), la revisione dei documenti destinati al pubblico e la partecipazione a consigli scientifici (protocollo di assistenza). A livello locale, cinque dei dieci advisor di EURORDIS-EUROPLAN hanno frequentato il Corso Estivo.
Supporto e formazione continua sono offerti agli studenti del Corso Estivo attraverso programmi per la formazione on-line sul sito di EURORDIS e registrazioni video di presentazioni dei corsi estivi precedenti. Gli studenti possono anche tenersi in contatto tra loro ed allargare le loro reti attraverso i social media di EURORDIS, la registrazione alla newsletter e una relazione mensile sulle attività presso l’EMA. Inoltre, gli studenti possono creare o unirsi ad una comunità RareConnect.org, accedere al database per trovare altri pazienti che hanno seguito i corsi estivi nel loro Paese o sulla malattia di loro interesse.
Un’altra risorsa di formazione è stato il Corso Estivo organizzato nell’ambito degli Euromeeting DIA, dove 55 studenti hanno ricevuto una delle 180 borse di studio che sono state messe a disposizione dei malati rari dal 2008.
Per maggiori informazioni contatta Nancy Hamilton (nancy.hamilton@eurordis.org)
Traduttrice: Roberta Ruotolo